La Franciacorta

Tutti conosciamo lo Champagne, venerato in tutto il mondo come vino di alto prestigio, classe, eleganza…e fanatismo. Sono meno quelli che conoscono però il Franciacorta anche se può essere classificato dagli esperti come il secondo vino più buono al mondo dopo lo Champagne. Cosa rende speciale i vini prodotti nella zona del Franciacorta? Forse l’alta mineralità del terreno, forse la posizione strategica tra il lago d’Iseo e, molto piu’ distante, il lago di Garda. Il terreno era prettamente boschivo ma negli ultimi anni viene destinato sempre più alle culture dei vigneti visto il crescente prestigio che i vini spumante di questa zona stanno acquisendo con il passare del tempo. Tutto dipende dalle caratteristiche del terroir ma anche dalle sofisticate elaborazioni che gli enologi studiano sul vino prodotto. Partiamo dal descrivere il terroir:

franciacorta mappa terreno

È interessante notare che la parte gialla della figura che definisce il territorio altro non è che il bacino di un antico ghiacciaio scioltosi milioni di anni fa. Questa caratteristica ha portato indubbiamente nel terreno molti minerali e nutrimenti che per le viti sono risultati la “pozione magica” che li rende speciali. Consiglio a chiunque di fare un aperitivo con un qualsiasi Franciacorta e successivamente “provare” diverse cantine. In tutti siamo sicuri che apprezzerete la freschezza. Passiamo ora alla parte tecnica della produzione di questo nettare.

Le caratteristiche peculiari di questo vino sono essenzialmente le seguenti:

Vendemmia completamente a mano tra la seconda decade di agosto e la prima di settembre.

Soffice pressatura dei grappoli.

Prima fermentazione del mosto fiore (il succo spremuto dall’uva pressata prima che le bucce e la polpa subiscano un’ulteriore pressione per spremere il restante succo)

Viene effettuato l’assemblaggio di differenti varietà, vigneti e annate

Viene chiuso in bottiglia con un tappo di metallo con l’aggiunta zuccheri e lieviti.

La bottiglia viene messa in orizzontale ed è qui che viene effettuata la seconda fermentazione.

Con la fermentazione aumenta la pressione dentro la bottiglia, se si tratta di un Saten ci saranno al massimo 5 atmosfere, se un Brut le atmosfere saranno tra 5 e 6,5.

Il periodo di affinamento invece segue il seguente schema:

  • minimo 18 mesi –> Franciacorta
  • minimo 24 mesi –> Franciacorta Rosé, Franciacorta Satèn
  • minimo 30 mesi –> Franciacorta millesimato, Franciacorta Rosé millesimato, Franciacorta Satèn millesimato
  • minimo 60 mesi –> Franciacorta riserva, Franciacorta Rosé riserva, Franciacorta Satèn riserva

Durante questo periodo viene effettuata la scuotitura che prevede 1/8 di giro della bottiglia ogni giorno per muovere i lieviti all’interno della bottiglia e per farli lavorare di più.

Successivamente come tutti i vini spumante viene ghiacciata la parte del vino vicino al tappo ed effettuata la sboccatura.

Dopo la sboccatura bisogna rincalzare la bottiglia con ulteriore liquido, la liqueur d’expédition o “sciroppo di dosaggio” la cui ricetta varia da produttore a produttore

Al termine di tutta questa fase si avrà una buonissima bottiglia di Franciacorta che potrete bere con la persona amata, gli amici, i colleghi sommelier o chiunque altro a cui desiderate far conoscere questo pregevole vino spumante della tradizione italiana.

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